Questo percorso è per camminatori
che effettuano il cammino in 13 giorni
Se vuoi percorrere altre varianti del cammino visualizza i percorsi dedicati:
CRC 12 a piedi in 13gg
Dodicesima tappa Roccasecca dei Volsci - Sonnino
Percorso per camminatori che effettuano il Cammino in 13 giorni
Riepilogo dati tecnici
Descrizione tappa
Dodicesima tappa Roccasecca dei Volsci - Sonnino
Referente: Gioele Grenga (+39 347 4625061)
Con: Loreto Olivieri, Marcello Orsini, Antonio Martino, Gianmarco Grenga
La tappa ha inizio nella piazzetta antistante il Comune di Roccasecca dei Volsci e si conclude in Piazza Garibaldi a Sonnino, presso il simbolo del comune, collocato al centro della piazza.
Dalla partenza si percorrono, per circa 6 km, gli stessi tratti seguiti nella tappa precedente fino a raggiungere un bivio, segnalato da una palina, che indica la direzione per Sonnino. Da qui si prosegue diritti: il percorso si snoda tra piccole strade asfaltate poco trafficate, brecciate o cementate, da cui si godono ampie vedute su pascoli e vegetazione tipica della zona.
La traccia è facilmente individuabile, corrispondendo in questa parte a via della Montagna, ma si segnalano due punti in cui non si deve proseguire dritti: al km 9,5 è necessario prendere un tornante a sinistra, mentre al km 12,1 si svolta a destra su una stradina che si distacca dall’asfalto. Entrambe le deviazioni sono indicate con paline segnaletiche.
Una volta presa quest’ultima stradina, il cammino si addentra nella natura: il sentiero è ben segnato e visibile, segnalato da bandierine rosse e bianche CAI, alcune riportanti la sigla CRC. Si consiglia comunque di affidarsi sempre in via prioritaria alla traccia GPS.
Poco dopo aver lasciato l’asfalto, si incontrano due recinzioni in filo spinato, da superare tramite cancelletti che devono essere sempre richiusi dopo il passaggio.
Attraversando un bellissimo bosco di lecci, si raggiunge, al km 15,6, una croce con targa commemorativa dedicata ai torciaroli defunti. Le Torce rappresentano un’antica tradizione, in cui i sonninesi ripercorrono ogni anno i confini del territorio di notte, illuminando il cammino con torce di cera.
Poco prima della croce, sulla sinistra del sentiero, si apre un’ascesa segnalata da palina che conduce, in meno di un chilometro, al suggestivo Rifugio “Jo Caturo” (punto più alto della tappa, a circa 870 m s.l.m.): una casetta in legno immersa in una splendida radura ai piedi del Monte delle Fate. Qui è possibile riposare, consumare un pasto e, per chi desidera, dormire portando con sé un sacco a pelo, per riprendere il cammino il mattino seguente.
Dal rifugio, il percorso prosegue in discesa per circa 2 km, fino a raggiungere una sella ben riconoscibile grazie alla presenza di un enorme traliccio detto “Jo Palo”. Dopo aver goduto del panorama sul Lago di Fondi, si rientra nel bosco dal lato opposto e si segue la traccia, costeggiando per un tratto l’antico confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. Testimonianza di ciò sono due cippi in pietra, numerati 28 e 27, collocati rispettivamente ai km 20,2 e 20,6. Questo tratto fu teatro di episodi legati al brigantaggio preunitario del primo Ottocento.
Circa 100 metri dopo il cippo 28, sempre sul sentiero, si trova una targa in pietra che ricorda il ferimento del brigante Meo Varrone.
Proseguendo si arriva, al km 21,2, all’ultimo bivio (segnalato), che con un’ultima salita conduce fuori dal bosco alla vetta di Monte Ceraso. Qui si trovano il cippo di confine numero 25 e una targa commemorativa dedicata al brigante Antonio Gasbarrone. Il panorama è ampio e spettacolare: si spazia dalla pianura pontina al Circeo, dal preappennino al Lago di Fondi, e nelle giornate limpide si può scorgere persino il Vesuvio e le isole pontine.
La discesa da Monte Ceraso attraversa un’area con un grande pozzo e passa vicino a due rifugi in legno: il Rifugio Gasperone e il Rifugio La Cona, entrambi visitabili con brevi deviazioni.
Quasi al termine della discesa, si trova sulla sinistra un cartello in legno che indica la Sorgente dei Carvigli, raggiungibile con una breve deviazione segnata da paletti colorati. La sorgente, un tempo fondamentale per l’approvvigionamento idrico del paese, è stata recentemente ripulita e valorizzata, anche se non è attualmente utilizzabile per il consumo.
Dal cartello si prosegue per un breve tratto fino a raggiungere l’ingresso del paese. Dopo un breve percorso urbano, si giunge nella piazza principale di Sonnino. Da qui si può accedere al centro storico e raggiungere facilmente ristoranti e strutture ricettive.
Si segnala che, soprattutto dalla zona della sella del Palo in poi, è possibile incontrare animali al pascolo (mucche, cavalli, pecore o capre con cani da pastore). In tal caso, è sufficiente proseguire con calma, evitando movimenti bruschi, e tenere sempre al guinzaglio eventuali cani al seguito – raccomandazione valida per l’intera tappa, trattandosi di un contesto naturale ricco di fauna, anche selvatica.

