Manifesto Cammino della regina Camilla
Con questo Cammino desideriamo:
Costruire una Rete locale coesa
che valorizzi e tuteli ogni singolo aspetto della Valle dell’Amaseno riconoscendo le valenze e le opportunità che il territorio offre e che ne consenta la fruizione sostenibile;
Creare uno spazio progettuale
in cui sperimentare sinergie e collaborazioni virtuose per favorire uno sviluppo sociale ed economico della Valle;
Valorizzare e rendere fruibili i meravigliosi borghi
che sorgono sulle colline dei monti Lepini e Ausoni, riscoprire paesaggi rurali unici e raccontarvi di una cultura millenaria costituita da un complesso patrimoniale di beni archeologici e architettonici di gran pregio e dalle storiche tradizioni enogastronomiche;
Offrire l’opportunità
agli abitanti dei borghi e ai viaggiatori di poter promuovere le loro attività e dar voce a tutti coloro che hanno desiderio di narrare la storia di questo splendido territorio;
Promuovere una cultura
basata sullo Slow Tourism per dare nuova linfa ai borghi della Valle e per mettere in luce le grandi potenzialità economiche che questo territorio offre;
Far conoscere le meraviglie naturalistiche
e il fascino di antiche piazze e monumenti attraverso il cammino;
Lasciarci ispirare
e lasciarvi ispirare dai paesaggi memorabili che la Valle custodisce;
Riscoprire la bellezza
nella semplicità di un cammino attraverso percorsi millenari, alla riscoperta delle identità locali e dell’autenticità che rende unica la Valle dell’Amaseno.
Il Cammino della Regina Camilla è un Progetto avviato
dall’Associazione A Piedi Liberi
nel dicembre 2019 a seguito di uno studio che ha riguardato le opportunità di fruizione ecosostenibili della Valle dell’Amaseno e del suo patrimonio territoriale, svolto all’interno del progetto Smart Enviroments. Lo studio è stato realizzato da una delle fondatrici di A piedi liberi, Sara Carallo, ideatrice del Cammino, e finanziato della Regione Lazio – Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università – il Dipartimento di Studi Umanistici e il Laboratorio Giuseppe Caraci dell’Università di Roma Tre che ha portato alla realizzazione di un portale web dedicato alla Valle dell’Amaseno (www.valledellamaseno.it).
Il Cammino prende il nome dalla Regina dei Volsci, Camilla, protagonista della leggenda narrata da Virgilio nell’Eneide, che accomuna tutti i borghi della Valle, ed è volto a favorire processi di inclusione socio spaziale tra le popolazioni, a rafforzare la loro consapevolezza identitaria e il legame con il territorio.
Il Cammino prevede un percorso di circa 185 chilometri ad anello, che parte e si conclude alla stazione ferroviaria di Priverno-Fossanova e attraversa tutti i borghi della Valle dell’Amaseno (Abbazia di Fossanova, Priverno, Roccagorga, Maenza, Prossedi, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Castro dei Volsci, Vallecorsa, Amaseno, Pisterzo, Roccasecca dei Volsci, Sonnino).
Il cammino si collega agli altri cammini già esistenti sul territorio (come la Via Francigena nel Sud) e segue antichi percorsi della transumanza, mulattiere, itinerari storici e vie di pellegrinaggio per dare valore a tutto il patrimonio già esistente nella Valle.
Può essere percorso a piedi, in mountain bike o a cavallo. Inoltre, in collaborazione con l’associazione Free Wheels onlus, il progetto prevede la definizione di tappe accessibili anche a persone con esigenze speciali.
Il territorio è costituito da importanti evidenze storico culturali e naturalistiche, da aree di rilevante interesse speleologico e altri geositi, nonché da Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria, costituendo così un insieme paesistico tra i più caratteristici del Lazio meridionale.
Il cammino offre la possibilità di godere di paesaggi mozzafiato che spaziano dalle colline dei monti calcarei al promontorio del Circeo e al suo mare blu fino alle isole pontine; passeggiare tra terrazzamenti di ulivi realizzati nel secolo scorso dalla tenacia delle comunità locali che costituiscono il simbolo del complesso e indissolubile legame tra l’uomo e l’ambiente naturale; emozionarsi di fronte al corso del fiume Amaseno, un tempo importante arteria di comunicazione e da sempre risorsa preziosissima per la vita della Valle; scovare resti archeologici celati tra i massicci calcarei; passeggiare tra gli stretti vicoli storici e tra caratteristiche architetture e conoscere le comunità locali che con grande passione ed entusiasmo hanno costruito un cammino che cambierà il futuro di tutta la Valle.
Il Progetto di Costruzione del Cammino nasce con il coinvolgimento attivo delle comunità locali della Valle dell’Amaseno che hanno deciso di aderire a questo Progetto anche attraverso la firma di un Protocollo d’Intesa.
Al progetto hanno aderito fin da subito moltissimi giovani, che hanno deciso di restare a vivere nei paesi in cui sono nati e che amano in maniera viscerale.
Con noi hanno contribuito a individuare il patrimonio territoriale da valorizzare, a creare le tracce delle tappe, a segnarle con vernice, in modo che potessero essere percorse in sicurezza. Questo semplice gesto è stato molto significativo per loro, un piccolo seme per un futuro più sostenibile.
Il progetto ha previsto una organizzazione ben definita formata da:
- la presenza di un Coordinatore del Progetto rappresentato da A Piedi Liberi insieme all’Ente che è stato fin dall’inizio un punto di riferimento/unione Territoriale per questo Progetto (XIII Comunità Montana Monti Lepini e Ausoni),
- la formalizzazione di un Protocollo d’Intesa con Enti, Comuni e Associazioni coinvolte,
- la costituzione di un gruppo di lavoro operativo coordinato da A Piedi Liberi che si è occupato concretamente della realizzazione delle attività (elaborazione tracce, segnatura, mappatura strutture, etc.). Il gruppo è stato suddiviso in 11 sottogruppi, uno per ogni Comune coinvolto. Di alcuni gruppi hanno fatto parte anche gli stessi sindaci o amministratori che hanno contribuito a elaborare la traccia e a fare i sopralluoghi. Il gruppo di lavoro conta ad oggi più di 50 persone,
- la nomina di un Referente per ogni sottogruppo, con cui interfacciarsi per inviare le comunicazioni da trasferire a tutti gli altri partecipanti,
- la nomina di Referenti Tecnici per la validazione delle tracce: le sezioni di Latina e di Frosinone del Club Alpino Italiano, che da molti decenni in Italia è il punto di riferimento per la segnaletica e il catasto dei sentieri, e la Federtrek, che da anni promuove e sostiene i Cammini italiani.
La peculiarità forte di questo cammino
è che oltre ad essere
stato costruito interamente dalle Comunità coinvolte, i primi camminatori sono stati gli abitanti dei borghi attraversati.
È per questo che è un Cammino camminato e amato prima ancora di essere stato inaugurato.
E proprio per questo: è un Cammino a cui il territorio è già affezionato, è un Cammino che il territorio sente già come una “cosa sua” da curare, custodire, valorizzare.
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Presentazione ufficiale del
Cammino della Regina Camilla
20 maggio 2023