Questo percorso è per camminatori
che effettuano il cammino in 13 giorni
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Ottava tappa Castro dei Volsci - Vallecorsa
Percorso per camminatori che effettuano il Cammino in 13 giorni
Riepilogo dati tecnici
Descrizione tappa
Ottava tappa Castro dei Volsci - Vallecorsa
Partenza da Piazza G,Marconi appena fuori la cinta muraria del borgo di Castro dei Volsci, borgo medievale che conserva diversi scorci e monumenti interessanti da visitare.
Si procede prendendo via Cimotte, inserita tra l’antico lavatoio e la fontana di S.Andrea, dove si consiglia di fare rifornimento di acqua, poiché lungo la tratta non ci sono altre sorgenti.
Per circa 2 km si marcia senza mai deviare su strada lineare, sterrata e comoda che si snoda sul versante sud di Monte S.Angelo . La salita è graduale e non presenta particolari difficoltà. La strada attraversa una pineta e domina una valle lunga e stretta.
Poco dopo aver superato un casale antico in pietra locale sulla sinistra, la strada prende andamento a tornanti, ma proprio sul primo tornante si devia su una via posta a sinistra di chi sale , brecciata e con una pendenza maggiore . Questo tratto del percorso è inserito all’interno di una vallata ed ha una lunghezza di circa 2,5 km . Non presenta particolari difficoltà anche se il fondo stradale è sdrucciolevole. Lungo il cammino si incontra uno stazzo con animali liberi al pascolo (mucche e cavalli) .
Al termine di questo tratto si arriva in un piazzale molto spazioso , detto “Del Metanodotto” per la presenza visibile del suo passaggio .
Nel piazzale è presente un pannello informativo posto dal Parco dei Monti Asoni e Lago di Fondi.
Al lato del pannello si trova un’apertura nella recinzione attraverso la quale si riprende il percorso sterrato , questa volta molto ripido , con due salite lunghe e molto scoscese su un fondo breccioso e molto sdrucciolevole. La strada è costeggiata dal metanodotto che rende impossibile sbagliare.
Dopo 1,5 km di raggiunge la spianata detta Airola, quota circa 750 mt . In questo luogo sono presenti e ben visibili alcuni insediamenti agropastorali tipici. Molto interessante è osservare la tecnica di costruzione con pietra locale e strame. Davanti ad alcuni sono ancora visibili gli spiazzi entro cui si svolgeva “la trita” del grano.
Dal piazzale dell’Airola si vede Vallecorsa dall’alto e si comincia la discesa. Il percorso prosegue con una mulattiera stretta e molto ripida. L’imbocco del percorso è a raso e non ben visibile. Con lo sguardo rivolto verso il paese di Vallecorsa si trova a filo con il dirupo ed a destra.
Per raggiungere Vallecorsa si dovranno percorrere circa 4 km, alternando tratti lineari e pianeggianti a tratti più ripidi. Si oltrepassano due valli, di cui una detta Valle Cupa. In corrispondenza delle due valli il percorso si immerge in un bosco di cerri ed arbusti .
Dopo circa 2 km il paesaggio assume le caratteristiche tipiche del panorama vallecorsano. Il versante montano si fa brullo e ricco di strame. Si attraversa dapprima, una vasta area con strutture in pietra a semi cerchio, residuali di un tentativo di rimboschimento non andato a buon fine, poi si comincia ad incontrare le macere a secco, caratteristiche dei terrazzamenti . Questo particolare paesaggio a gradoni costituisce il paesaggio inserito nel registro nazionale dei paesaggi rurali tipici.
Nel tratto finale, a circa 1,5 km dal centro di Vallecorsa , si attraversano diversi uliveti ed il sentiero spesso si confonde con la cresta delle macere stesse. La zona si chiama La Spadata. Attraversandola si incontra il monumento detto “AcquaroSavoia” che ricorda uno scontro che si ebbe tra garibaldini e truppe papaline.
Nell’ultimo tratto, circa 600 mt, si percorre una strada cementata/asfaltata che porta direttamente nel cuore del borgo di Vallecorsa , zona Arelle.
Subito alla fine di una monumentale scalinata si incontra la statua della santa Maria de Mattias e la Piazza Nuova .
Si entra nel borgo attraverso la Porta Nuova.
Referente: Lucia Rossi. Con Germana Mantua, Fernando Rinna, Donato di Girolamo, Topini Randagi e Ass. La Scarana

