Questo percorso è per camminatori
che effettuano il cammino in 13 giorni
Se vuoi percorrere altre varianti del cammino visualizza i percorsi dedicati:
CRC 02 a piedi in 13gg
Seconda tappa Priverno - Roccagorga
Nota iniziale: il percorso si articola quasi al 50% tra asfalto e sterrato, pochi tratti sono in ombra e in alcuni punti bisogna prestare attenzione e cercare in avanti i segni bianchi e rossi tipo CAI, in quelli più problematici sono stati posizionati TRE pali indicatori non si incontrano sorgenti o fontanili.
Percorso per camminatori che effettuano il Cammino in 13 giorni
Riepilogo dati tecnici
Descrizione tappa
Seconda tappa Priverno - Roccagorga
Referente tappa: Eros Ciotti (+39 347 3422834)
Con la collaborazione di Cesare Galanti, autore della cartografia ufficiale del Cammino, e Salvatore Capirci
La tappa ha inizio da Piazza Giovanni XXIII a Priverno, caratterizzata dalla bellissima scalinata che conduce alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, in parte in stile cistercense, al cui interno è custodita la vera testa di San Tommaso d’Aquino. Accanto si trova il Palazzo Comunale, anch’esso in stile cistercense, e di fronte il Museo Archeologico.
Lungo il percorso si incontra anche l’area archeologica della Privernum romana. Per informazioni e visite guidate è possibile contattare il numero 0771 912306.
Per il pernottamento si può usufruire della struttura Domus Victoria, situata nella zona periferica, sulla collina di Boschetto (contatti: Giacinta – 0773 912245 / 333 2046066). Numerose sono le opzioni di ristorazione, tra ristoranti e pizzerie.
Dalla piazza si scende per via Consolare in direzione dell’antica chiesa di Sant’Antonio Abate, un tempo anche monastero e hospitale, dove venivano curati i malati del “fuoco di Sant’Antonio” e accolti i pellegrini in cammino verso Roma o Gerusalemme lungo la Via Francigena.
Si prosegue per via della Stazione e si imbocca via della Fontana Vecchia, ancora esistente (sebbene oggi senz’acqua), di particolare bellezza. Si continua dritto lungo via Priverno Vecchia, si supera il nuovo tracciato della S.S. 156 e, sulla sinistra, di fronte a un’abitazione, si trova l’accesso ai resti del teatro romano.
Raggiunta la vecchia S.S. 156 si svolta a sinistra; sull’altro lato della strada si trova l’ingresso dell’area archeologica (si consiglia di chiamare per la visita). Pochi metri oltre, in prossimità del bivio per Maenza, si prende a sinistra via Fontana la Noce (fontana non presente). Dopo circa 300/400 metri, si svolta ancora a sinistra per una carrareccia brecciata, a tratti fangosa, che termina a “T” su Stradone Lago dei Vignali. Qui si svolta a destra e si prosegue lungo la strada asfaltata fino all’ultima abitazione, oltre la quale la strada torna brecciata. Si continua tenendo la sinistra al primo incrocio.
Dopo un ponte su un fossato e pochi metri oltre, si giunge alla strada che conduce a Roccagorga: qui ricomincia l’asfalto. Si svolta a destra e subito dopo a sinistra su via Ponte di Priverno. Si segue il tratto asfaltato che gira a 90° a sinistra su via La Voglia, in salita. Dopo circa 200 metri, sulla destra, ha inizio una carrareccia brecciata, ampia e ombreggiata, che prosegue fino a un uliveto sulla sinistra. Da qui, il percorso si restringe in un sentiero stretto tra abbondanti rovi.
Dopo circa 700/800 metri il tracciato torna a essere una carrareccia brecciata ed ombrosa, che sbuca su una strada asfaltata. Si svolta a sinistra e, all’incrocio successivo, a destra su via L. Cotesta, da cui si gode una bella vista panoramica su Roccagorga. All’incrocio con via Fornace si gira a sinistra e subito dopo a destra su via A.M. Pietrosanti (attenzione: la strada è stretta e le auto possono procedere a velocità sostenuta!).
Dopo 500/600 metri, in corrispondenza di un’ampia curva a sinistra, si gira a destra: qui ha inizio un sentiero in salita, che si segue fino all’incrocio a “T”, dove si svolta a destra. Giunti su via Variante si svolta a sinistra e, pochi metri dopo, all’esedra, si gira a destra salendo una scalinata progettata dall’architetto Eros Ciotti, curatore del tracciato insieme a Salvatore Capirci e Cesare Galanti.

